Se qui da noi l ’ autunno ha fatto ormai timidamente capolino, ai tropici il caldo è alle porte e gli ultimi uragani cedono il posto a sole e cieli limpidi. Quindi è il momento di programmare una vacanza ai Caraibi, per godersi un ’ altra estate in pieno inverno. Una delle cose che maggiormente scoraggia è il pensiero di un volo lungo diverse ore e un conseguente sfasamento dovuto al famigerato jet lag, o malessere da fuso orario.
Infatti chi ha viaggiato superando almeno quattro ore di fuso orario sa bene che si possono avere disturbi del sonno, dell ’ appetito e dell ’ attenzione. Disturbi che accompagnati da una certa stanchezza fisica, aumentano man mano che aumentano i fusi orari. Infatti chi supera, viaggiando, nove fusi orari smaltirà i sintomi del jet lag in cinque giorni circa. In generale il nostro corpo si adatta meglio se la rotta è verso Ovest piuttosto che verso Est, perché, per il nostro organismo, è più facile allungare i ritmi che accorciarli. Il segreto è la luce: quando si va verso ovest bisogna cercare di rimanere svegli finché è giorno e andare a dormire quando fa buio; andando verso est è consigliabile evitare al mattino una luce troppo forte e cercare di rimanere all ’ aperto il più possibile nel pomeriggio. In teoria, si recuperano circa 90 minuti al giorno verso ovest e 60 verso est. In realtà i sintomi del jet lag variano da persona a persona. Il nostro consiglio, quindi, è quello di spostare, nei giorni precedenti la partenza, gli orari dei pasti e del sonno di un paio d ’ ore, per meglio adattarsi al fuso orario del paese dove siete diretti. Ancora meglio, è cercare di riposare durante le volo di ore. Ma a meno che non si viaggi in business class, dormire in aereo non è cosa facile. A volte potrebbe essere d ’ aiuto un farmaco naturale a base di melatonina, l ’ ormone del sonno, ma solo su consiglio medico. Se invece il sonno per voi non è un problema, tè e caffè presi in dosi controllate e ad intervalli di tempo possono aiutarvi a tenervi svegli durante il viaggio, in modo da dormire profondamente arrivati a destinazione, ma solo quando è ora di farlo. Non vi stancate già dal primo giorno ma pianificate un programma rilassante. Anche un preciso piano gastronomico può essere d’aiuto: pesce, uova e latte tengono svegli e attivi, mentre pasta, riso e verdure hanno l’effetto contrario ed è meglio riservarli alla cena. Una leggera ginnastica dopo il volo rimette in moto la circolazione. Alcune compagnie aeree, addirittura, regalano ai passeggeri con la sindrome da jet lag un programma benessere con massaggi e attività sportiva. Quindi, seguendo alcuni semplici accorgimenti, il jet lag non vi toglierà il sonno!
di Antonella D’Aponte